Postura e Occlusione

Malocclusione, bruxismo e dolore a collo, schiena e spalle

Quando i denti influiscono sullo stress quotidiano?

Sempre più persone in questi tempi soffrono di problemi di stress, dolori al collo, mal di testa, vertigini e mal di schiena. Tante volte questo può dipendere dal modo errato in cui chiudiamo o stringiamo i denti, la cosiddetta “malocclusione”.

Quante volte abbiamo sentito dire: “Resisti  e stringi i denti che ce la fai” come se il sostegno della nostra dentatura possa sostenere e potenziare le risorse di tutto il corpo non solo fisiche ma forse, ancor più spesso, emotive e psicologiche.

In effetti il sistema masticatorio ha molto a che fare anche con la nostra psiche perché è un organo che viene utilizzato dal corpo per scaricare la tensione mentale e lo stress.

In questo periodo così incerto e privo di sicurezza nel futuro prossimo, ma ricco di sospetti e paure, la nostra masticazione viene fortemente sollecitata attraverso un meccanismo automatico che ci fa digrignare e stringere i denti inconsciamente senza accorgersi.

Ma se alcuni denti mancano o le protesi sono consumate o abbiamo una scorretta posizione dei denti, e quindi della mandibola, le forze della masticazione eccessiva si scaricano sul collo, sulle spalle, sulla schiena generando rigidità e contrazioni in tutti i muscoli.

A livello psichico compare uno stato di allarme e tensione che non ci fa riposare bene la notte con episodi di difficoltà di concentrazione al lavoro, nervosismo e irritabilità.

Rimettendo i denti mancanti, correggendo le protesi scorrette e riportando la nostra dentatura ad una corretta funzione si ripristinerà la corretta posizione della mandibola che ci consente di stringere i denti. In questo modo non si creeranno ulteriori problemi di dolori al collo, emicranie, vertigini, mal di schiena.

Questo è il lavoro quotidiano del nostro studio che consiste nella ricerca di un corretto equilibrio sia della masticazione che della postura corporea nella vita quotidiana e nel lavoro.

Questa è una particolarità che pochi studi odontoiatrici o di posturologia sono in grado di offrire, oltre alla particolare attenzione che riusciamo a riservare ai nostri pazienti per lavorare insieme a loro sulla via del benessere.

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    malocclusione e visita posturale

    Mal occlusione dei denti e postura

    Perché la mandibola e i denti sono in relazione con il corpo ?

    Molti non sanno che malocclusione dei denti e postura siano legati. In realtà, la mandibola non è solo un supporto dei denti, ma attraverso i muscoli della masticazione, i muscoli della lingua e i legamenti si relaziona con le vertebre cervicali, con la testa, con lo sterno e con la clavicola.
    In questo modo la posizione dei denti definisce e stabilisce, insieme con una corretta visione, la posizione del collo, della testa, delle spalle e in seguito del resto della colonna vertebrale.
    I denti si toccano sempre nella deglutizione che avviene circa 2000 volte al giorno sia di giorno che di notte.


    Se è presente un errore nei denti, questo si trasferisce alle zone circostanti creando asimmetrie e contrazioni muscolari che provocano sintomi come mal di testa, senso di vertigine, mal di collo, male alle spalle e mal di schiena.

    postura e occlusione


    Se poi mancano i denti posteriori, che sono fondamentali per un supporto della mandibola o i denti sono usurati per fenomeni di abrasione e di usura legati al bruxismo, cioè alla masticazione incontrollata e involontaria durante periodi di stress, allora si abbassa l’altezza tra le arcate
    dentarie e la mandibola slitta indietro e in alto nella sua articolazione, causando disturbi articolari che compaiono come rumori, dolori e difficoltà all’apertura della bocca.
    Quando il dentista si approccia alla protesi dentaria, cioè deve ricostruire i denti nello stesso tempo, deve però preoccuparsi di riabilitare la funzione masticatoria, migliorando la salute del paziente ed evitando la comparsa di disturbi dolorosi.

    Questo procedimento si può ottenere solo dopo un attento studio della posizione di errore dei denti, per essere in grado di correggere tutte le situazioni che possono creare i disturbi.

    articolatore per misurare la malocclusione
    Strumenti diagnostici per la correzione del rapporto tra malocclusione dei denti e postura


    Nella nostro studio utilizziamo ,oltre alle indagini radiologiche come la rx panoramica, la tele-rx del cranio, la tomografia, l’analisi cefalometrica, lo studio dell’articolazione con la registrazione del movimento mandibolare e il montaggio dei modelli sull’articolatore.

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    Il bite (a volte erroneamente scritto byte) è una placca occlusale a forma di mascherina in resina acrilica trasparente e che va a posizionarsi tra le due arcate dentali. Le sue funzioni principali sono quelle di risolvere i problemi di digrignamento dei denti o bruxismo o all’apparato masticatorio, alla dislocazione mandibolare o alla malocclusione dentale.

    Numerosissime volte capita che un paziente che si rivolge a me per dolori o tensioni al distretto masticatorio, cervicale o vertebrale, alla mia proposta di utilizzare per la terapia un bite, mi risponda sconsolato:

    “ …..Ma dottoressa è già il terzo bite che faccio , ma oltre a

    spendere cifre notevoli, non ho mai trovato alcun beneficio!”


    Capita spessissimo che gli stessi pazienti arrivino al consulto con tre scatolette di bite, che mettono indistintamente nel cassetto o ancor peggio, usano indistintamente i diversi bite in relazione ai diversi giorni della settimana…

    Che funzione ha il bite?

    • non far chiudere i denti
    • creare armonia fra i punti di contatto dei denti
    • aumentare la dimensione verticale
    • per generare un effetto placebo

    nella realtà il byte cambia la posizione della mandibola

    Perché un bite funziona e un altro no?

    Ci sono bite morbidi o rigidi, superiori o inferiori , piatti o con guide mentre gli effetti terapeutici che si possono ottenere sono:

    • Verticalizzazione
    • Decontrazione
    • Stabilizzazione
    • Decompressione
    • Distrazione
    • Protezione notturna
    • Deprogrammazione
    • Riposizionamento

    ma vediamo di uscire da questo labirinto dei concetti.

    Perché un bite funzioni deve rispondere a 3 prerogative fondamentali :
    1) è necessario fare la diagnosi del problema dell’articolazione temporo mandibolare
    2) è necessario fare un corretta valutazione dei dati della relazione dei denti mediante l’utilizzo di strumenti come l’arco facciale e la cera di regolazione propriocettiva (non può bastare la semplice presa delle impronte!).
    3) è necessario fare un analisi posturale per valutare lo stato del disordine della postura e del danno recettoriale sia degli occhi che dei piedi.

    Se una di queste variabili non viene considerata l’ottimizzazione dell’azione terapeutica del bite non può avvenire.


    Ci sono quindi tanti tipi di bite a seconda del problema che incontriamo e che molto spesso si unisce anche ad un disturbo della postura che deve essere riconosciuto e trattato.
    In generale è più utile metterli nell’arcata inferiore perché consentono maggiore libertà alla mandibola e possono essere indossati tutto il giorno ad eccezione dei pasti.

    Quindi cosa significa costruire un bite?

    Significa fare una diagnosi della situazione in cui si trova l’articolazione e valutare se la posizione terapeutica che devo utilizzare per il riposizionamento della articolazione è consentita dalla muscolatura cervicale!

    Ebbene sì!!!

    Il riposizionamento mandibolare è facilitato se il collo presenta mobilità e flessibilità della muscolatura in modo che la nuova posizione non trovi né ostacoli né resistenze.

    Analisi della situazione posturale

    La mandibola si può muovere liberamente se la muscolatura del collo e della testa, consentono un buon controllo della sua mobilità.
    Esiste infatti una muscolatura autonoma posturale della mandibola che dipende dalla muscolatura masticatoria e che mantiene la buona posizione dell’articolazione.

    Dopo aver corretto il sistema posturale, che conserva la memoria dell’errore degli occhi e dei movimenti, potremo più facilmente inserire il nostro bite in bocca.

    Il concetto da mantenere chiaro per valutare l’uso del bite

    La testa poggia sulla cervicale e si articola con  la mandibola che si muove sui binari dei denti.

    Per creare armonizzazione dobbiamo quindi considerare che la valutazione del nostro esame deve includere:

    1. la valutazione della posizione della testa
    2. la valutazione della posizione del collo
    3. la valutazione della posizione dell articolazione temporo-mandibolare
    4.  la valutazione della posizione dei denti

    Tutti questi sono i motivi  per cui  non tutti i bite sono uguali e alcuni funzionano e altri meno.

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      Masticazione laterale

      La Masticazione Monolaterale

      Può capitare che ci faccia male un dente, ma per qualche problema non siamo in grado di poterlo curare .

      Cosa può succedere alla nostra masticazione?

      Il sistema masticatorio cerca di evitare la situazione dolorosa e si mette a masticare  dall’altra parte della bocca.

      Se poi la cura non viene eseguita è probabile che il dente venga estratto e di conseguenza quella parte dell’arcata dentaria diventi meno utilizzata nella masticazione e alla fine si viene a creare la masticazione monolaterale nella parte sana.

      Si tratta di una situazione abbastanza frequente soprattutto nei denti molari che non si vedono .

      Ma cosa significa masticare solo da una parte?

      Se pensiamo ad un’altra funzione bilaterale e alternata come il cammino, possiamo immaginare come possa essere possibile camminare con una sola gamba?!

      È possibile se abbiamo delle stampelle, ma senz’altro ci creerà un forte disagio della gamba portante, del bacino, della colonna vertebrale fino alla cervicale e alla testa .

      Lo stesso avviene per i denti!

      Masticare solo da una parte produce un grave problema per la asimmetria delle forze masticatorie che concorrono a determinare la buona posizione della testa, della cervicale, della schiena.

      I denti devono masticare da entrambi i lati, in modo alternato e con le stesse forze masticatorie.

      Se i denti si perdono, devono essere rimpiazzati dalla protesi, che potrà essere fissa, mobile con impianti o con le nuove tecniche di protesi adesiva.

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        Diagnosi delle carie non dolorosa

        [NOVITA’] Diagnostica indolore delle carie con laser

        Da oggi presso lo Studio Odontoiatrico della dott.ssa Azzini di Trento è possibile l’individuazione preventiva delle carie mediante un nuovo strumento laser a diodo totalmente indolore e non invasivo che permette di visualizzare le carie dei denti dei pazienti ancora a stadi precoci, in modo da favorire una corretta prevenzione della carie e l’intervento tempestivo se in fase iniziale.

        Vantaggi:

        • Totalmente privo di radiazioni
        • Totalmente indolore e non invasivo (ideale anche per bambini)
        • Strumento preventivo che permette l’individuazione tempestiva delle carie

        Il dispositivo utilizza la tecnologia di transilluminazione a fibraottica che realizza immagini che ricordano le radiografie, tuttavia, totalmente privo di radiazioni.

        Il passaggio della luce attraverso i denti permette l’individuazione di aree scure dove si trova la carie.

        La fotocamera digitale rende visibile le immagini dei denti in tempo reale sullo schermo del PC del dentista.

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