Tag: postura

malposizionamento della mandibola e malessere muscolare

Il dolore muscolare e il malposizionamento della mandibola

A volte il dolore muscolare è legato a un delicato equilibrio tra organo masticatorio, collo, schiena. Può sembrare strano ma la corretta posizione della mandibola dipende da questo equilibrio muscolare dinamico tra la muscolatura masticatoria , la muscolatura del collo, la muscolatura della schiena e può variare a seconda delle patologie della dentatura e della postura del corpo.
I denti malposizionati o mancanti sono delle interferenze al corretto riposizionamento della mandibola guidata dai muscoli posturali della masticazione.

E’ quindi necessario provvedere al ripristino di una normale funzione masticatoria attraverso un’analisi della masticazione e nel casi necessari è necessari è opportuno effettuare una correzione di tutti gli errori come denti mancanti, denti ruotati, anomalie ortodontiche, protesi mal confezionate.
A seguito di questa correzione il contatto dentale può essere ripristinato migliorando l’equilibrio della muscolatura della testa del collo della schiena. Questa correzione si chiama POSIZIONE TERAPEUTICA dell’occlusione.


Nel caso in cui invece ci fosse uno squilibrio dinamico della mandibola verrebbero informate tutte le catene miofasciali che partono dal collo e che scendono nel corpo creando delle contrazioni a distanza delle zone della cerniera cervicale, del bacino (mal di schiena), delle braccia e delle gambe.
Tutto il corpo è unito da questi elastici muscolari che partono dal collo e che lo avvolgono completamente consentendo il movimento globale, ma trasferendo anche tutti gli errori e gli adattamenti che partono dai denti attraverso la muscolatura cervicale lo squilibrio della masticazione si trasformerà successivamente in un nuovo squilibrio del corpo.

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    Mal occlusione dei denti e postura

    Perché la mandibola e i denti sono in relazione con il corpo ?

    Molti non sanno che malocclusione dei denti e postura siano legati. In realtà, la mandibola non è solo un supporto dei denti, ma attraverso i muscoli della masticazione, i muscoli della lingua e i legamenti si relaziona con le vertebre cervicali, con la testa, con lo sterno e con la clavicola.
    In questo modo la posizione dei denti definisce e stabilisce, insieme con una corretta visione, la posizione del collo, della testa, delle spalle e in seguito del resto della colonna vertebrale.
    I denti si toccano sempre nella deglutizione che avviene circa 2000 volte al giorno sia di giorno che di notte.


    Se è presente un errore nei denti, questo si trasferisce alle zone circostanti creando asimmetrie e contrazioni muscolari che provocano sintomi come mal di testa, senso di vertigine, mal di collo, male alle spalle e mal di schiena.


    Se poi mancano i denti posteriori, che sono fondamentali per un supporto della mandibola o i denti sono usurati per fenomeni di abrasione e di usura legati al bruxismo, cioè alla masticazione incontrollata e involontaria durante periodi di stress, allora si abbassa l’altezza tra le arcate
    dentarie e la mandibola slitta indietro e in alto nella sua articolazione, causando disturbi articolari che compaiono come rumori, dolori e difficoltà all’apertura della bocca.
    Quando il dentista si approccia alla protesi dentaria, cioè deve ricostruire i denti nello stesso tempo, deve però preoccuparsi di riabilitare la funzione masticatoria, migliorando la salute del paziente ed evitando la comparsa di disturbi dolorosi.

    Questo procedimento si può ottenere solo dopo un attento studio della posizione di errore dei denti, per essere in grado di correggere tutte le situazioni che possono creare i disturbi.

    Strumenti diagnostici per la correzione del rapporto tra malocclusione dei denti e postura


    Nella nostro studio utilizziamo ,oltre alle indagini radiologiche come la rx panoramica, la tele-rx del cranio, la tomografia, l’analisi cefalometrica, lo studio dell’articolazione con la registrazione del movimento mandibolare e il montaggio dei modelli sull’articolatore.

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      E’ più importante raddrizzare i denti o la postura in giovane età?

      La parola “ortodonzia “ è ormai entrata nel nostro quotidiano e soprattutto i genitori di piccoli pazienti o di adolescenti ne conoscono il significato di “raddrizzare i denti”.
      Siamo sicuri che questo significato sia sufficiente per comprendere il beneficio che possiamo ottenere attraverso la riorganizzazione della dentatura?
      La domanda che possiamo farci è :
      E’ corretto riallineare i denti se il resto del corpo presenta un disallineamento che si esprime con:

      • una postura scorretta?
      • con un modo di camminare impacciato?
      • con segni di particolare disattenzione scolastica?
      • con comparsa anche precoce di mal di testa o dolori alle ginocchia?
      • alla schiena?

      La cattiva posizione dei denti può essere la CAUSA o l’EFFETTO di questo disallineamento posturale e per questo è necessario fare una contestuale valutazione anche dell’assetto posturale del bambino e dell’adolescente.
      vari casi di situazioni posturali nei bambini

      Nella mia valutazione ortodontica considero fondamentale anche l’esame posturale con dispositivi tecnologicamente avanzati come il podoscopio-laser, la pedana stabilo-metrica e l’esame fotometrico in modo da seguire il percorso di guarigione anche attraverso l’assetto del corpo.

      Lo smartphone può creare problemi alla postura soprattutto in giovane età

      L’analisi posturale è compresa nel costo della terapia e garantisce ai genitori la sicurezza di una presa in esame del piccolo paziente in tutte le sue caratteristiche fisiche sia dentali che corporee, soprattutto in questo periodo storico in cui i comportamenti abituali allo smartphone o ai giochi virtuali al computer tengono i ragazzi in posizioni anomale e predisponenti a patologie della colonna vertebrale e degli occhi.

      La normalizzazione della posizione dei denti migliora e controlla la posizione della testa, del collo e quindi di tutto l’allineamento del corpo.

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        Il bite dentale

        Cos’è il bite?

        Il bite (a volte erroneamente scritto byte) è una placca occlusale a forma di mascherina in resina acrilica trasparente e che va a posizionarsi tra le due arcate dentali. Le sue funzioni principali sono quelle di risolvere i problemi di digrignamento dei denti o bruxismo o all’apparato masticatorio, alla dislocazione mandibolare o alla malocclusione dentale.

        Numerosissime volte capita che un paziente che si rivolge a me per dolori o tensioni al distretto masticatorio, cervicale o vertebrale, alla mia proposta di utilizzare per la terapia un bite, mi risponda sconsolato:

        “ …..Ma dottoressa è già il terzo bite che faccio , ma oltre a

        spendere cifre notevoli, non ho mai trovato alcun beneficio!”


        Capita spessissimo che gli stessi pazienti arrivino al consulto con tre scatolette di bite, che mettono indistintamente nel cassetto o ancor peggio, usano indistintamente i diversi bite in relazione ai diversi giorni della settimana…

        Che funzione ha il bite?

        • non far chiudere i denti
        • creare armonia fra i punti di contatto dei denti
        • aumentare la dimensione verticale
        • per generare un effetto placebo

        nella realtà il byte cambia la posizione della mandibola

        Perché un bite funziona e un altro no?

        Ci sono bite morbidi o rigidi, superiori o inferiori , piatti o con guide mentre gli effetti terapeutici che si possono ottenere sono:

        • Verticalizzazione
        • Decontrazione
        • Stabilizzazione
        • Decompressione
        • Distrazione
        • Protezione notturna
        • Deprogrammazione
        • Riposizionamento

        ma vediamo di uscire da questo labirinto dei concetti.

        Perché un bite funzioni deve rispondere a 3 prerogative fondamentali :
        1) è necessario fare la diagnosi del problema dell’articolazione temporo mandibolare
        2) è necessario fare un corretta valutazione dei dati della relazione dei denti mediante l’utilizzo di strumenti come l’arco facciale e la cera di regolazione propriocettiva (non può bastare la semplice presa delle impronte!).
        3) è necessario fare un analisi posturale per valutare lo stato del disordine della postura e del danno recettoriale sia degli occhi che dei piedi.

        Se una di queste variabili non viene considerata l’ottimizzazione dell’azione terapeutica del bite non può avvenire.


        Ci sono quindi tanti tipi di bite a seconda del problema che incontriamo e che molto spesso si unisce anche ad un disturbo della postura che deve essere riconosciuto e trattato.
        In generale è più utile metterli nell’arcata inferiore perché consentono maggiore libertà alla mandibola e possono essere indossati tutto il giorno ad eccezione dei pasti.

        Quindi cosa significa costruire un bite?

        Significa fare una diagnosi della situazione in cui si trova l’articolazione e valutare se la posizione terapeutica che devo utilizzare per il riposizionamento della articolazione è consentita dalla muscolatura cervicale!

        Ebbene sì!!!

        Il riposizionamento mandibolare è facilitato se il collo presenta mobilità e flessibilità della muscolatura in modo che la nuova posizione non trovi né ostacoli né resistenze.

        Analisi della situazione posturale

        La mandibola si può muovere liberamente se la muscolatura del collo e della testa, consentono un buon controllo della sua mobilità.
        Esiste infatti una muscolatura autonoma posturale della mandibola che dipende dalla muscolatura masticatoria e che mantiene la buona posizione dell’articolazione.

        Dopo aver corretto il sistema posturale, che conserva la memoria dell’errore degli occhi e dei movimenti, potremo più facilmente inserire il nostro bite in bocca.

        Il concetto da mantenere chiaro per valutare l’uso del bite

        La testa poggia sulla cervicale e si articola con  la mandibola che si muove sui binari dei denti.

        Per creare armonizzazione dobbiamo quindi considerare che la valutazione del nostro esame deve includere:

        1. la valutazione della posizione della testa
        2. la valutazione della posizione del collo
        3. la valutazione della posizione dell articolazione temporo-mandibolare
        4.  la valutazione della posizione dei denti

        Tutti questi sono i motivi  per cui  non tutti i bite sono uguali e alcuni funzionano e altri meno.

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          Occlusione e postura

          Molto spesso ci accade di avere dolori alla testa , alla schiena , alle articolazioni delle ginocchia o delle spalle , che sembrano non passare mai o che sembrano ritornare continuamente nonostante tutte le terapie prescritte da fisioterapisti, ortopedici, osteopati o fisiatri.

           

          Il DOLORE CRONICO che accusiamo spesso non è riferito alla zona in cui compare, ma riconosce la vera causa in un luogo più distante .

           

          Negli ultimi tempi è facile sentire dagli stessi terapisti che non riescono a sconfiggere il nostro dolore questa frase :

           “ …..forse potrebbe essere un disturbo posturale ……oppure potrebbe essere tutto legato ai denti …. “

          vediamo  un po’ di chiarirci le idee !

          La Postura è l’atteggiamento del corpo nel confronto con l’ambiente e deriva da informazioni che riceviamo dai nostri sensi ( occhio, orecchio, muscoli etc. )

           

          in base a questi riferimenti noi assumiamo un certo atteggiamento .

           

          Siamo come un computer che riceve dei segnali in entrata (visione , appoggio dei piedi, masticazione , senso dell’equilibrio), li elabora e fornisce delle risposte in uscita

          ( posizioni del corpo )

           

          la Buona Postura crea un buon equilibrio muscolare , privo di dolore e serve a combattere la forza di gravità che ci schiaccerebbe al suolo.

           

           Quindi la Postura serve  a farci stare in piedi e diritti !!!

           

          I 2 vertici di questo equilibrio sono la testa e i piedi e in mezzo si trova la colonna vertebrale che trasmette i segnali tra le due stazioni.

           

          Se compare un disturbo a livello dei sensori della testa che sono gli occhi, le orecchie e i denti oppure a livello dei piedi, ecco comparire molti altri disturbi  ai diversi livelli della colonna vertebrale (collo, dorso, lombi) o  a livello di articolazioni più lontane come le spalle o le ginocchia.

           

          Non tutti sanno che c’è uno stretto legame tra occhi, denti e piedi , mantenuto da tutte le catene muscolari che uniscono tutte le varie parti del corpo.

           

          Questo sistema è un profondo controllo involontario che la postura applica al corpo umano.

           

          Quindi , per aggiustare il nostro computer non servono solo le terapie locali sulla zona del dolore, ma è necessario impostare una sistematica analisi dei vari sensori bloccati o malfunzionanti  (occhi , denti , piedi ) e impostare una terapia di riequilibrio .

           

          Qualsiasi errore di trasmissione tra la testa e i piedi può generare un problema posturale ed essere la causa di un dolore cronico che non passa o che ritorna.

           

          Bisogna riconnettere la trasmissione dei dati !

           

          Gli errori più frequenti sono agli occhi , ai denti e ai piedi :

          la visita occluso-posturale prevede l’analisi della posizione del corpo, della visione, dell’appoggio dei piedi e della masticazione dei denti.

           

          Dalla visita riusciamo a fare una diagnosi e quindi una terapia per riportarci verso l’equilibrio perduto.

           

          Quando si soffre di dolori muscolari, articolari, alla testa come emicrania e cefalea, ai lombi come sciatalgie o ernie del disco forse non si comprende che la vera causa è la cattiva postura  e la errata masticazione .

          Se riorganizziamo un corretto equilibrio  correggendo la funzione degli occhi  , dei piedi  e  soprattutto controlliamo accuratamente la masticazione , il corpo generosamente risponde con efficienza e benessere.

           

          Buona postura a tutti !

           

          Dr . Lina Azzini

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